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Фото автораДана Кучмаш

Musica ucraina degli anni 70: folk, funk, jazz, rock

Oggi avrebbe compiuto gli anni uno dei personaggi più straordinari della musica ucraina degli anni 70, il compositore e poeta Volodymyr Ivasiuk. Nella sua breve vita di soli 30 anni scrisse 107 canzoni, 53 opere strumentali e musica per alcuni spettacoli, e sicuramente avrebbe scritto molto di più se non fosse stato ucciso dal regime sovietico nel 1979.

Volodymyr Ivasiuk oggi viene considerato uno dei fondatori e uno dei pilastri base della musica moderna ucraina, le sue canzoni erano popolari in tutta l'URSS negli anni 70 e ancora oggi diversi musicisti propongono le rivisitazioni dei capolavori più famosi dell'autore ucraino. Se un artista simile avesse vissuto e lavorato nei paesi occidentali dell'epoca sicuramente sarebbe diventato famoso e avrebbe costruito una carriera di successo, ma purtroppo nacque nel paese totalitario dove tutto, inclusa la musica, doveva corrispondere ad un determinato stampo.

Volodymyr Ivasiuk

Di Volodymyr Ivasiuk potete trovare diversa informazione su internet sia in inglese, sia in italiano, ma qui vorrei raccontarvi un'altra storia, la storia di un fenomeno, di un genere musicale uno dei fondatori del quale fu proprio Ivasiuk alla fine degli anni 60. Ed è un genere che fonde in sé tutta la musica in voga in quel periodo di fine anni 60 - inizio anni 70: folk, funk, jazz, rock; la musica tanto apprezzata nell'Occidente ma etichettata come quella "borghese" nell'URSS e quindi non gradita.

Ma partiamo dall'inizio. Come ho scritto sopra, nell'Unione sovietica tutto doveva corrispondere agli standard prestabiliti da qualcuno del partito comunista, ciò riguardava anche il settore della cultura che era considerato fondamentale per educare un cittadino modello sovietico. Conosco molto bene come funzionava il settore della cultura perché entrambi i miei genitori ne facevano parte: mio padre era il capo regia audio della radio e televisione regionale transcarpatica e uno dei migliori tecnici del suono dell'URSS (ha lavorato in mondo visione agli Olimpiadi del 1980) e mia mamma era quello che oggi viene chiamato il manager della cultura, cioè organizzatore degli eventi culturali e della vita culturale della popolazione. Entrambi i miei genitori dovevano sottostare alle direttive dei Consigli artistici che si formavano presso ogni teatro, radio/televisione e persino presso i club culturali dei villaggi.

Ecco una delle direttive del partito comunista dei gruppi musicali stranieri banditi nell'URSS, nell'elenco sono indicati i nomi degli artisti e le "accuse" del regime nei loro confronti, ad esempio, Julio Iglesias è accusato di fare la musica neofascista :)


Erano proprio questi Consigli che decidevano il repertorio, approvavano gli scenari e costumi, decidevano chi bannare e a chi aprire tutte le porte. Così, mio padre in qualità del capo regia audio riceveva le direttive su quale genere musicale/artista/gruppo far passare alla radio/tv e quale no, mentre mia mamma quando costruiva un programma per un banale concerto doveva includere le canzoni dedicate in primis a vladimir lenin, poi al partito comunista, poi all'unione sovietica, poi alla russia e poi tutto il resto... La musica moderna nell'URSS era ferma da anni, mentre nell'Occidente dagli anni 50 fino all'inizio degli anni 70 ha fatto uno sviluppo fulmineo cambiando drasticamente. Se un artista sovietico voleva fare un carriera musicale doveva cantare le canzoni a tempo di marcia, oppure se la canzone era ballabile allora a tempo di polka, foxtrot o qualche valzer leggero... Ma i giovani ucraini degli anni 60 bramavano qualcosa di diverso, anche perché grazie alle politiche sovietiche di disgelo da fuori della cortina di ferro si era aperto un minuscolo spiraglio di luce sulla musica occidentale dell'epoca. I giovani si procuravano i dischi vinili attraverso le fonti diplomatiche, studenti stranieri, contrabbando; riuscivano ad ascoltare le stazioni radiofoniche estere con radio transistor e volevano suonare allo stesso modo. Ma se dovessero copiare lo stile della musica "borghese" nessun consiglio artistico avrebbe mai approvato il loro repertorio, così giovani e talentuosi artisti hanno iniziato a mischiare vari generi musicali creando un sound tutto loro: hanno fuso il modo di cantare del Centro dell'Ucraina (canti corali), i ritmi "strappati" o sincopati dell'Ovest dell'Ucraina con funky, rock e jazz. I gruppi musicali erano composti da diversi componenti ciò permetteva aggiungere alla melodia una marea di sfumature che uno che s'intende di musica non può non apprezzare. All'epoca questo genere non aveva un nome preciso, lo chiamavano "l'estrada ucraina", negli ultimi anni invece noi abbiamo cominciato a chiamarlo "mustache funk" - funk baffuto, per la moda dell'epoca di portare i baffi. Questo genere è nato in Ucraina occidentale, poi si è diffuso in tutto il paese, all'inizio il regime ha sottovalutato l'importanza culturale di questo genere, non credeva che la musica basata sul materiale etnico potesse diventare così famosa e non pensava che queste canzoni le avrebbero cantate in tutta l'URSS. Perciò gli artisti di spicco come, ad esempio, Volodymyr Ivasiuk hanno iniziato a subire pressioni varie, gli chiedevano di scrivere un po' di materiale in lingua russa, oppure di dedicare qualche canzone a lenin o partito, qualcuno rifiutava e veniva ostacolato nella sua crescita come musicista, qualcuno si adattava e costruiva una carriera di successo, qualcuno non si adattava ma riusciva comunque a sfondare il muro del mondo culturale sovietico così chiuso e schematico.


Provate ad ascoltare questi brani, vi consiglio di farlo con le cuffie per sentire al meglio ogni nota dell'arrangiamento musicale, ci sono i brani che sicuramente vi stupiranno per la loro bellezza e per la virtuosità dei musicisti. Non vi deve per forza piacere questo genere, ma se siete amanti della musica sicuramente lo apprezzerete.

Cominciamo da una delle canzoni di Volodymyr Ivasiuk, Pisnia bude pomizh nas, La Canzone sarà tra di noi, cantata dal gruppo Smerichka, è un etno funk ucraino con gli elementi rockeggianti


Anche il brano successivo è una canzone di Ivasiuk, cantata dallo straordinario Nazariy Yaremchuk, Dva Persteni, Due Anelli. Se ascoltate con attenzione sentite uno splendido pianoforte che come se suonasse per conto suo un brano jazz, ma ciò nonostante il brano è molto armonioso

Gruppo Charivni Gitary (Chitarre magiche) canta una bellissima canzone Hanka, un capolavoro del Progressive rock ucraino con gli elementi di psichedelia, ascoltatelo! Non vi pentirete!


L'ultimo brano è anche uno dei miei preferiti, gruppo Arnika, Vesna (Primavera). Da ascoltare sicuramente, è un fusion dei ritmi dei Carpazi, folk, funk, jazz e progressive rock. Un brano di più di 9 minuti che finisce in un soffio perché incanta con la sua virtuosità.



Per sentire più musica ucraina degli anni 70 c'è questo https://youtu.be/4p8pC8VWg4A


Dana Kuchmash




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