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Фото автораДана Кучмаш

Tragico destino del compositore ucraino Vasyl Barvinskyi - perseguitato dal regime russo-sovietico



Incontro nel lagher della Mordovia del compositore di Lviv Vasyl Barvinskyi e sua moglie Natalia, pianista, figlia del noto scienziato fisico Ivan Puliui.

Uno dei più famosi compositori galiziani, il direttore del coservatorio di Lviv, Vasyl Barvinskyi fu arrestato all'inizio del 1948 con le accuse ridicole - "agente dell'intelligence britannica", "agente della gestapo", "membro dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini". Poco dopo fu arrestata e incarcerata anche sua moglie Natalka. In due anni dell'indagine Barvinskyi perse la memoria, ritornata solo sei anni dopo. Tutti i manoscritti delle opere del compositore furono distrutti.

Entrambi i coniugi finirono nella Mordovia (stazione Pot'ma, villaggio Yavas), ma ovviamente nei lager diversi. Gli fu permesso di scrivere una lettere due volte all'anno.

Riuscirono ad incontrarsi solo nel 1955, dopo la morte di Stalin, le rivolte dei prigionieri dei lager di Norilsk e Vorkuta, cioè solo dopo che le condizioni della detenzione furono leggermente migliorate.

Il loro incontro fu descritto da Anna Goshko-Kit la quale si trovava insieme alla moglie di Barvinskyi nello stesso lager:

"Alla Signora Barvinska concessero l'appuntamento con il marito, anche lui detenuto nei lager della Mordovia, n°385/11. Scoprimmo in qualche modo quando lo avrebbero portato alla nostra zona. Alcune ragazze, che in quel momento non lavoravano, raccolsero i fiori e noi tutte prendendo sotto braccio la rispettabilissima signora Barvinska uscimmo ad incontrarlo. Si aprì il cancello. I secondini fecero entrare un uomo. Egli fu anziano, magro, sprofondava nell'enorme caban nero. Muoveva a fatica le gambe... Ciononostante il suo volto illuminava calore e dolcezza. Affrettò i passi, si avvicinò a sua moglie e le baciò entrambe le mani, la abbracciò dolcemente con il braccio sottile e si mise ad accarezzarle la testa, ad asciugare le lacrime che grondavano dai loro occhi..."

I coniugi Barvinski passarono nei lager 10 anni e furono liberati solo nel 1958. Ebbero la possibilità di ritornare a casa a Lviv nel 1961. Fino alla fine della sua vita il compositore lavorava per ripristinare dalla memoria le sue opere musicali distrutte durante l'arresto, e insegnava la musica. Gli fu proibito di insegnare al conservatorio e di eseguire le proprie opere. Un giorno la moglie Natalka venne colpita da ictus, poco dopo lo stesso successe anche a Vasyl Barvinskyi, morì il 9 giugno 1963. Fu riabilitato un anno dopo la sua morte, nel 1964. Quando a Natalia venne communicato della riabilitazione del marito si emozionò tanto e questo eccesso di emozioni le provocò un secondo ictus, poco dopo morì anche lei. Entrambi i coniugi Barvinski sono seppelliti nella tomba di famiglia al cimitero Lychakivskyi a Lviv.


Traduzione di Dana Kuchmash



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